Golden Retriever del Lago di Vico

giovedì 3 luglio 2008

Il 3° Golden

L’idea di arrivare a 3 Golden è nata da una necessità e dal mio impegno con l’ANUCSS, Associazione che si occupa di Pet Therapy. Ciak aveva smesso di lavorare nelle Attività nel 2007, per raggiunti limiti di età. E siccome nelle strutture ogni Operatore Cinofilo lavora con 2 cani, era arrivato il momento di “sostituirlo”.

Cominciai a pormi il problema e mi ritrovai in piena confusione. Si trattava di una scelta razionale più che emotiva, non dettata dal desiderio di un terzo cane ma dall’impegno come Operatore Cinofilo. Sapevo che continuando a lavorare solo con Mousse sarei stata limitata e avrei anche creato problemi all’ANUCSS. Ma sapevo anche che gestire 3 cani da sola non sarebbe stato facile…

Quello che mi preoccupava di più era il tempo da dedicare a 3 cani, ognuno con esigenze diverse. E non solo il tempo per le cose pratiche, ma il tempo emotivo, i momenti di coccole, di gioco e di addestramento. Con Ciak e Mousse avevo già sperimentato il raddoppio di certe situazioni, ciò che si poteva fare con entrambi e ciò che andava fatto tenendoli separati. Insieme nelle passeggiate, separati nell’addestramento e a volte anche nel gioco. Pensavo: quando arrivano insieme con un gioco in bocca o in cerca di coccole, con 2 mani posso accarezzarli e giocare…ma con un 3° cane come farò ?!

Giravo intorno al problema, chiedevo consigli a chi aveva più di un cane, ascoltavo e rimuginavo, mi convincevo di un’ipotesi e subito dopo dell’esatto contrario. Gli amici si dividevano fra chi mi scoraggiava – “3 sono troppi ! Non avrai più una vita tua !” – e chi mi incoraggiava e questi erano in netta minoranza. E’ vero che dal momento che si vive con più di un cane, ritmi e abitudini dipendono sempre più da loro. E’ una scelta di vita, bisogna esserne consapevoli e sapere che non si può tornare indietro. Nel mio caso non aveva solo a che fare con l’amore verso i cani, ma anche con l'impegno nella Pet Therapy. Poi si trattava di decidere se prendere un maschio o una femmina. Nella PT in genere si preferiscono le femmine, più affettuose e interessate al gioco e alle persone. I maschi possono venir più distratti dagli odori o essere meno socievoli. La mia esperienza con Ciak e Mousse invece mi faceva preferire i maschi, nel senso che preferivo la calma di Ciak alla vivacità di Mousse. Nel lavoro di PT mi era stato utile avere 2 cani con caratteri opposti, scegliendo Ciak il calmo per le persone più timorose e Mousse la vispa per quelle che andavano sollecitate. Non desideravo una “fotocopia” di Ciak, il cui carattere un po' snob e flemmatico a volte lo limitava nel lavoro di PT. Immaginavo un maschio allegro e socievole, calmo e coccolone… quante pretese !

Poi mi chiedevo: ma quale sarà la reazione di Ciak ? La prenderà male sentendosi scalzato da un maschio giovane ? Sarebbe più facile fargli accettare un'altra femmina ? E le reazioni di Mousse ? Lei che mette in riga tutti, sarà più paziente con un maschio o con una femmina ?

E poi c’era anche la micia Tris e sapevo che non sarebbe stato facile farle accettare un altro cane. Lei era arrivata dopo Ciak e Mousse e si era adattata facilmente. Ma l’arrivo di un “estraneo” per un gatto adulto è sempre un trauma e temevo che ciò complicasse ancora di più la mia vita.

Insomma, non è stato semplice arrivare a dirmi “Ok, arriviamo a 3 !” Ad un certo punto non ne potevo più di saltare da un dubbio all’altro, di restar sospesa nell’indecisione. Nella lotta tra pro e contro, ha vinto la voglia di buttarmi in un’altra esperienza e di continuare al meglio quella con l’ANUCSS.

La decisione è arrivata insieme al desiderio dell’allevatrice di Ciak di avere dei suoi figli, visto che non aveva più cani di quella linea di sangue. E così nel maggio del 2007 Ciak si è accoppiato con Pancannella del Sogno Antico e il mio 3° golden è nato lì dove era nato il 1°, 10 anni prima.

Sono andata a scegliere il cucciolo con Sabrina Gasparri dell’ANUCSS. Lei ha fatto dei test ai 4 maschi, che ho raccontato nel post “8 mesi da Golden”. Il cucciolo scelto si è dimostrato socievole, non troppo pauroso ma neanche spavaldo, interessato al gioco e all’interazione con la persona.

Certo questo non bastava per essere sicure che sarebbe diventato un bravo cane da Pet Therapy. Qualsiasi test sui cuccioli può dare risultati che possono venir poi modificati dalla vita che farà con i bipedi, dall’ambiente, l’educazione etc.

Ma ormai il primo passo era fatto: “Blow Up del Sogno Antico” era stato scelto per diventare “Jazz del Lago”.

E il 2 ottobre 2007 l’ho portato a casa ed è cominciata la mia avventura con il TRIO DEL LAGO !

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