Golden Retriever del Lago di Vico

giovedì 3 luglio 2008

Mousse: il 1° anno

Mousse è arrivata a casa nel marzo 2002 e Ciak all'inizio non sembrava per niente contento.
Lei lo imitava e seguiva, lui la ignorava e girava al largo, lei aspettava che si addormentasse per tirargli i peli della coda o appallottolarglisi addosso... Aveva un gran bisogno di contatto e compagnia, ma Ciak non sopportava che le stesse appiccicata tutto il giorno e io cercavo di non tenerla in braccio troppo a lungo. Di giocare insieme ancora non se ne parlava; lei aveva capito che non bisognava insistere e soprattutto non fare la rompina...lui ancora pensava "ma non era di passaggio ?!"
Mousse capì subito il suo nome e accorreva scodinzolante senza farselo ripetere due volte. Non mi diede nessun problema con il cibo, mangiava ad una velocità supersonica… E beveva nella ciotola prima di Ciak e gli rubava i giochi e sembrava non stancarsi mai.
Mousse: “Eccomi qua, a 3 mesi ! Qui sto benissimo, vado d'accordo con il babbo, che dopo i primi giorni da scorbutico, ora si diverte a giocare con me e mi fa dormire appiccicata a lui. Sono buona e non faccio arrabbiare Isa, ho già capito il NO, il seduta e il dammi..."
Confermo tutto e aggiungo: DA CHI HA PRESO ?! poco da sua madre Pepita, fifona mentre Mousse è intraprendente, poco dal padre, flemmatico anche da cucciolo mentre lei è scatenata. Parlando con l’allevatrice di Ciak, abbiamo il sospetto che abbia preso da quella tremenda di sua nonna Fanny... ha uno spirito da "entusiasta della vita" e un carattere forte. E meno male che i cani non parlano, perché altrimenti sarebbe una chiacchierona insopportabile !

Mousse conquistò Ciak di giorno in giorno e mi faceva piacere vederlo giocare come un cucciolo, lui che non lo faceva abitualmente con altri cani. Lui brontolò qualche volta, i primi tempi, quando lei faceva la prepotente e gli portava via i giochi. Poi la lasciò fare, reagiva di meno e a volte dovevo intervenire per ristabilire le gerarchie e non permettere che la prepotente Mousse vincesse su quel bonaccione di Ciak, quando per esempio lei gli fregava il posto sulla coperta.

Nonostante sia forte la tentazione di cedere davanti ad un cucciolo, ho fatt0 attenzione a non dare troppo spazio a Mousse e far sentire a Ciak che non veniva scalzato o messo in secondo piano. E anche questo richiedeva tempo ed energia e un impegno emotivo doppio e diverso. I primi mesi furono i più faticosi: tener dietro a due ritmi, la passeggiata più lunga con Ciak e quella più breve con Mousse, i momenti di gioco e coccole insieme o separati, il tempo da dedicare all'educazione di Mousse e quello per l'addestramento di Ciak, che cominciava a lavorare in Pet Therapy.
4 mesi

Recintai una parte del giardino per tenerla lì quando non c’ero e non tentò mai l’evasione. Per il resto del tempo, era sempre accucciata ai miei piedi. E smentiva ogni giorno la convinzione di molti che “una femmina è più dolce e tranquilla.” Dolce non c’era dubbio, ma tranquilla proprio per niente…Dimostrò subito di avere un carattere opposto a quello di Ciak; scatenata e allegra, coccolona e appiccicosa, spavalda e fifona, molto impulsiva e poco riflessiva.

5 mesi
Ciak mi aiutò molto nell’educazione di base, visto che lei lo copiava; si metteva seduta quando dicevo a lui “seduto”, tornava indietro a controllare che ci fossi quando passeggiavamo nei boschi, camminava nel paese accanto a lui imparando a non spaventarsi per il traffico e i rumori. La scoperta del lago la portò a nuotare subito e con uno stile perfetto. Per lei stare in acqua significava soprattutto prendere e riportare la palla. La grande passione per il riporto era venuta fuori subito e non c’è stato quasi bisogno di insegnarglielo. Aveva capito che tornando da me con il gioco glielo tiravo di nuovo e avrebbe continuato così anche tutto il giorno…
6 mesi

Per fortuna, non era uno di quei retriever maniaci che se non continui a lanciargli la palla abbaiano e ti stressano… Se smettevo insisteva un paio di volte, lanciandomi sguardi di richiesta irresistibili, ma poi si rassegnava ad aspettare il prossimo turno di riporto.

L’estate del suo primo anno ci fu un via vai di amici e Mousse mostrò la sua grande socievolezza verso le persone e passione per i bambini. Farsi coccolare tutto il giorno era la sua massima aspirazione ! Se smettevi di accarezzarla ti dava un colpo di muso sul braccio, un altro e poi si fermava...stava imparando anche che il tempo per le coccole non era illimitato e le persone non erano sempre a sua disposizione.

7 mesi
Cominciai a portarla al campo dell’ANUCSS per l’addestramento. Nel riporto era già forte e lì si perfezionò, l’agility la imparò abbastanza in fretta e se spesso sbagliavamo era per colpa mia che non riuscivo a star dietro alla sua velocità supersonica. Il rapporto tra Ciak e Mousse filava alla perfezione, giocando tra loro mi lasciavano più tempo e certo gli faceva bene stare insieme. Mousse giocava anche con altri cani, ma tendeva a mettere in riga un po’ tutti e non permetteva ai maschi di prendersi troppe confidenze.
9 mesi

Mi piaceva che fossero così diversi. Il motto di Ciak era “con calma e per piacere”, quello di Mousse “che facciamo ? dove andiamo ? a cosa giochiamo ?”

Lui era un pacifista e ignorava i cani che si mostravano maleducati, lei mostrava i canini a chiunque. Lei era meno autonoma di Ciak e cercava di più la compagnia. Ma era più sveglia e pronta nei giochi e negli esercizi, con un’instancabile voglia di fare e imparare.

1 anno

Al momento del 1° compleanno di Mousse non potevo che essere contenta della scelta fatta. Certo, fatica e impegno erano raddoppiati, ma vantaggi e sorrisi erano centuplicati. Il rapporto con 2 cani così opposti nel carattere e comportamento ampliava la mia esperienza, mi regalava scoperte e abitudini diverse, aumentava il mio buonumore. Guardarli interagire mi insegnava come comunicano tra di loro, mi svelava le sfaccettature dei loro caratteri.

E soprattutto mi faceva fare passi avanti nel meraviglioso mondo dei Golden !

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