Golden Retriever del Lago di Vico

mercoledì 27 luglio 2011

Valeria Rossi: lo standard del Golden Retriever

dopo aver scritto Ti presento il Golden Retriever, sulla rivista Ti presento il cane, Valeria Rossi ci descrive il vero Standard del Golden.




Come in altri suoi articoli, la conoscenza della razza e le informazioni di base sono condite dall'ironia. La sua capacità di informare divertendo è davvero unica !
Entrambi gli articoli sono importanti anche  per evitare che un Golden finisca nelle mani sbagliate; le sue indicazioni su che tipo di vita deve fare un Golden e quindi quali siano le persone adatte a viverci bene insieme, può contribuire ad evitare tanti errori e convivenze che spesso penalizzano il cane.
Quindi consiglio di leggerlo a chi vive già con un Golden, per farsi quattro risate, ma soprattutto a chi ne desidera uno, per capire se davvero se lo merita...




Buona lettura !


questo il mio commento all'articolo:


Da bipede che vive con 2 Golden, uno scodinzoloso “grazie" per questo articolo, interessante, preciso e ironico come tutti i tuoi.
So che il tuo è un discorso in generale, ma non vorrei che restasse, in chi non li conosce, l’impressione che tutti i Golden riportano di tutto o si buttano nelle pozzanghere o divorano qualsiasi cosa o saltano sui divani.
Conoscendo oltre ai miei, tanti altri golden, vorrei solo aggiungere alcune considerazioni:


  •       non a tutti piace il riporto, alcuni non si mostrano interessati anche se hai provato ad insegnarglielo. Molti non farebbero altro per tutto il giorno, è vero, come la mia Mousse; ma lei non mi ha mai riportato scarpe, ferri da stiro o bambini… solo le palline o i dummy che le lanciavo.
  •         non è “automatico” che gli piaccia nuotare e se ci capita un Golden refrattario all’acqua, non bisogna disperarsi né convincerlo a tutti i costi a fare il pesce-cane. È certo invece che a nessuno piace “l’acqua in verticale” come quando li bagni con la pompa o gli fai una doccia 
  •        non tutti sono degli “aspirapolveri”, anzi, ne conosco molti, come il mio Ciak, che mostrano un atteggiamento spesso indifferente al cibo. Avrei dovuto filmare come si avvicinava alla ciotola; la guardava da lontano, faceva due passi, si fermava per grattarsi, altri due passi e poi un’annusata intorno e finalmente arrivava al cibo, lo guardava con aria da aristocratico snob “che mi tocca fare… mangiare, che volgarità!”
-      Grazie alla loro intelligenza e grande voglia di imparare, sono “facili” da educare e addestrare; bastano un paio di NO per insegnargli che non si salta sul divano o sul letto, non si rosicchiano le sedie, non si scavano buche in giardino, non si assalta chiunque per slinguazzarlo. Quindi non credo sia giusto dare l’impressione che siano tutti dei pazzi scatenati e allegri che saltano da tutte le parti. Piuttosto, è vero che molte persone non resistono ai loro sguardi supplichevoli, a quella caratteristica dolce ruffianeria e quindi li viziano e lasciano correre un po’, in quanto all’educazione.

Per il resto, concordo in pieno con te e ti ringrazio anche per il tuo contributo nello sfatare la leggenda che sia un cane per tutti; come hai scritto nell’altro articolo “è un cane per chi voglia amarlo nel modo giusto”.

Per la serie “nomi alternativi” a noi è successo di sentirci dire "Guarda, un Maremmano!" o, peggio "Un incrocio di Maremmano !"
E un giorno uno si è avvicinato a Ciak chiedendo "E' un Labrador Golden ?"

domenica 3 luglio 2011

Un cuore a 4 zampe

Nel 2005 realizzai il primo video sulle Attività dell'A.N.U.C.S.S., montando le scene migliori di vari anni di lavoro.




La maggior parte delle scene riguarda i ragazzi che venivano nella nostra prima sede, presso il Corpo Forestale di Casalpalocco.




Bambini down e autistici che, una volta alla settimana, lavoravano con i cani compiendo il percorso di agility, giocando al riporto e spazzolandoli.






Gli altri interventi si svolgono in alcune Case di Riposo, dove in mancanza del percorso di agility, gli anziani facevano saltare i cani in un cerchio.


Gli interventi venivano filmati per poterli rivedere e discuterne insieme, tra Operatori Cinofili, Psicologhe e Assistenti Sociali, per verificare eventuali problemi e osservare i cambiamenti nell'utente.
Il video è stato utilizzato per presentare l'Associazione e mostrare in cosa consistono le Attività. Spesso, più dei discorsi, le immagini raccontano meglio il rapporto che si crea tra l'utente, il team e il cane.  


Grazie a:
Sabrina Gasparri, Claudio De Cato, Francesca Allegrucci, Barbara Silvioli, Francesca Morriconi, Chiara Di Domenico, Stefania Negrente, Tiziana Gamucci


e ai cani:
Dummy, Blondy, Minnie, Nessie, Evy, Cookie, Ciak, Mousse e Iara.